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Workshop internazionale sulla climatizzazione sostenibile, sistemi ibridi e pompe di calore
La nuova prestigiosa sede della Ferroli Academy di San Bonifacio ha ospitato il 1 febbraio un workshop internazionale del management Ferroli, impegnato in prima linea sui temi della sostenibilità e della transizione energetica.
Sono stati inoltre celebrati i risultati di eccellenza del Gruppo Ferroli del 2022, con un fatturato trainato ormai per una quota superiore al 50% dai sistemi elettrici e dai sistemi a energia rinnovabile.
Climatizzazione sostenibile, sistemi ibridi e pompe di calore
I Manager di diversi paesi del Gruppo Ferroli, attraverso varie sessioni e panel, si sono confrontati nel corso del workshop su diverse importanti tematiche:
· novità di mercato
· temi di sviluppo normativo
· sistemi e leve di vendita
· aspettative del nuovo piano industriale
Il Gruppo Ferroli vuole ampliare sempre più il supporto alle nuove tecnologie per la transizione energetica, con investimenti mirati e il rafforzamento costante dell’offerta commerciale e dei servizi di supporto al mercato.
Particolare attenzione nel corso della giornata è stata data al percorso di sviluppo delle nuove pompe di calore con refrigeranti naturali, ai sistemi ibridi, alla light renovation non invasiva degli impianti esistenti e ai sistemi di monitoraggio e controllo.
I vantaggi dei sistemi di demand side management
Durante il workshop internazionale del Gruppo Ferroli si è parlato inoltre dei sistemi di demand side management che consentono di sfruttare appieno e in modo più sicuro le potenzialità delle reti elettriche esistenti, anticipando e sfasando i picchi di carico (DSM) oppure appiattendoli attraverso il ricorso al vettore gas naturale, in modo da rendere sostenibile e flessibile il percorso verso la transizione energetica grazie ad un approccio multienergetico e multi tecnologico.
Il Gruppo Ferroli è orgoglioso di rappresentare un’eccellenza sul mercato italiano, in un comparto come quello dell’aerotermia e dei sistemi ibridi che si va sempre più affermando anche nel Nord Europa come il driver della trasformazione e riconfigurazione dei consumi degli edifici residenziali, responsabili per il 40% dei consumi energetici e del 36% delle emissioni di CO2.